Home  /  NewsUnione di passione e solidarietà: l’intervista al Lions Club di Milano Brera

15 Giugno 2023

UNIONE DI PASSIONE E SOLIDARIETÀ: L’INTERVISTA AL LIONS CLUB DI MILANO BRERA

Volontariato e impegno sociale: l’incontro tra Croce Verde Sempione e Lions Club Milano Brera

Nei giorni scorsi, nella nostra sede di Croce Verde Sempione, si è tenuto un incontro con alcuni rappresentanti del Lions Club di Milano Brera. Nello specifico, abbiamo avuto modo di confrontarci con Romualdo Monaco, Presidente in Pectore Anno Sociale 2022-2023, Giorgio Mangiaracina, che prenderà il ruolo di Presidente in Pectore a partire da luglio di quest’anno, e Luca Cescutti, Consigliere del Direttivo.

L’incontro, e la conseguente chiacchierata, si è incentrata inizialmente sulla situazione del sistema sanitario italiano, con un focus relativo al servizio di primo soccorso – svolto da personale volontario, affiancato da medici ed infermieri presenti sulle automediche e infermieristiche. Abbiamo discusso del numero crescente di servizi in cui è necessario l’uso di ambulanze, anche per problemi minori risolvibili dai medici di famiglia, e di come questa situazione tenga i mezzi ulteriormente occupati durante tutto lo svolgimento dei turni di servizio.

Il motivo della visita, però, non era parlare dei problemi legati alla sanità, ma cercare un punto di incontro tra le nostre
due associazioni per poter collaborare cercando di avvicinare i diversi ambiti di appartenenza delle nostre due realtà
con alla base un impegno comune: aiutare. Abbiamo approfittato dell’occasione, quindi, per rivolgere ai membri del Lions Club Milano Brera alcune domande, così che tutti potessero conoscere la storia di uno dei Club da più tempo attivi sul territorio Milanese e entrare nel dettaglio delle attività svolte dal club nella quotidianità.

CVS: Potete raccontarci cos’è il Lions Club?
LCB: Il Lions è un’associazione che nasce negli Stati Uniti, a Chicago, nel 1917, ma la sua storia comincia qualche anno prima. Il suo fondatore, Melvin Jones, faceva parte di un club di imprenditori, e raggiunse i vertici in poco tempo grazie al suo carattere e alle sue idee fuori dagli schemi. Melvin aveva una visione: creare un’associazione costituita da persone facoltose che mettessero a disposizione le loro doti al servizio del prossimo, per migliorare le condizioni di chi non era stato abbastanza fortunato nella vita. Da qui, l’invito venne esteso a tutti gli imprenditori che sposavano l’idea e il 7 giugno 1917 nacque ufficialmente il Lions Club. Deriva dal nome di una delle Associazioni benefiche che nel 1917, insieme ad altre, diede vita all’attuale Associazione di Servizio. Successivamente fu coniato uno “slogan” utilizzando le iniziali. Lo slogan divenne: “Liberty, Intelligence, Our Nation’s Safety”  (“Libertà, intelligenza, sicurezza della nostra nazione”).
E si è deciso di utilizzare il Leone come simbolo dell’associazione.

CVS: Attualmente quanti membri conta il Lions Club?
LCB: È difficile dare un numero preciso, i Lions Club, fin dal principio hanno iniziato ad espandersi e ad avere sedi in ogni parte del mondo; oggi si possono contare all’incirca 1.3 milioni di iscritti, di cui 48000 solo in Italia, dove la presenza è molto forte grazie alla presenza di 1300 Club (40 solo a Milano), organizzati in 17 distretti.

CVS: Com’è organizzata la struttura dei Club?
LCB: Come dicevo prima, in Italia i Lions sono suddivisi in 17 distretti: ogni distretto ha al suo vertice un governatore.
Questi è coadiuvato dagli organi distrettuali assieme a tutti i presidenti dei singoli club nel Distretto. Il governatore ha una funzione di indirizzo e coordinamento, mentre i club sono autonomi dal punto di vista gestionale e possono operare in libertà le scelte di servizio.

Ogni presidente rimane in carica per un solo anno e gestisce un direttivo di circa dieci persone – ma il numero può variare a seconda del numero di soci iscritti. Il direttivo è composto da: il presidente attuale e il precedente, due vice presidenti, il segretario, il tesoriere, il cerimoniere e alcuni officier, ovvero consiglieri, GMT (si occupano di reclutare nuovi soci e costituire nuovi Club, ndr), GST (aiutano i club a individuare e migliorare i progetti e il loro impatto, ndr). Il vero punto di forza dei nostri club sono però i soci, hanno tutti lo stesso grado e tutti si mettono in gioco spontaneamente per portare avanti le diverse attività.

CVS: Quali sono gli obiettivi dell’associazione?
LCB: Il Lions è una associazione di “Servizio”, assiste chi ne ha bisogno. Tutto questo è possibile tramite il reclutamento di volontari e fondi monetari, e attraverso le proprie competenze e il tempo a disposizione, realizza progetti per cercare di coinvolgere quante più persone possibile. Questi progetti vengono chiamati service, e costituiscono la parte principale delle attività.

CVS: Potete farci un esempio di service?
LCB: I service sono tanti e di diverso tipo, dipende dalle occasioni che ci capitano. Ad esempio, recuperiamo ambulanze o strumenti come defibrillatori, macchine per i dentisti, o addirittura conta punti per i disabili in carrozzina che fanno scherma. In passato i service erano rivolti a progetti molto più ambiziosi, oggi, per effetto della diminuita capacità di raccogliere denaro, i service sono indirizzati a progetti meno ambiziosi ma comunque di grande utilità e impatto per la comunità, oggi ad esempio si da moltissima importanza e rilevanza alle iniziative di servizio che implicano un impegno dei soci “sul campo”.

CVS: Come si fa ad entrare nei Lions?
LCB: Bisogna precisare che un tempo, non ostante sia aperto a tutti facevano parte dei Lions solo persone facoltose, mentre adesso l’ingresso è libero per tutti. Tutti i club chiedono una quota di iscrizione, ma la cifra è inferiore rispetto al passato, proprio per dare la possibilità a chiunque di dare una mano.
In generale, però, le cifre variano a seconda della tipologia di socio (effettivo, aggregato, onorario, LEO) e variano da Club in Club che ha diritto di deliberare una quota associativa completamente libera, purchè venga destinata, al netto delle spese, ai service.

CVS: Ci sono vincoli, tra i soci, di chi può partecipare alle riunioni del club?
LCB: Non ci sono vincoli legati al ceto sociale, alla classe economica, ecc. ma ci tengo a precisare che pere essere un LIONS devi avere nel tuo DNA la voglia di aiutare i bisognosi, di metterti al servizio degli altri, di umiltà e di spirito di collaborazione e fratellanza. Per questo l’aiuto di tutti, indistintamente, è indispensabile, anche se non si riesce a contribuire economicamente, si può aiutare semplicemente dando una mano e rendendosi disponibili a partecipare ai vari service.

CVS: Esiste ancora il club originario? O è sparito per far posto ai vari club locali?
LCB: Non è importante la presenza del primo Club (ancora esistente sia negli Stati Uniti, sia in Italia), focalizziamo il nostro pensiero ai numerosi Club presenti nel mondo e in particolare a quelli presenti nella nostra Milano.

CVS: Cambiamo argomento: come avete conosciuto Croce Verde Sempione?
LCB: Vi abbiamo conosciuto in modo molto semplice: la figlia di un amico fa la volontaria da voi in Croce Verde Sempione, e durante il periodo Covid venimmo a conoscenza della vostra difficoltà nel reperire ambulanze necessarie per il primo soccorso, che erano troppe poche rispetto alla richiesta.

CVS: Quali sono le attività svolte dal Lions Club, in comune con Croce Verde Sempione?
LCB: Sicuramente tutte le attività legate alla salute delle persone. Ci teniamo a sottolineare che i nostri servizi sono completamente gratuiti, e ogni donazione da parte del cittadino è ben accetta. Vorrei aggiungere che, tramite le donazioni ricevute da diversi club, di recente siamo riusciti a donare al popolo ucraino un defangatore, perché uno dei problemi maggiori che l’Ucraina si trova ad affrontare ormai da tempo è l’estrazione di acqua pulita.

CVS: Dove svolgete queste attività?
LCB: Ogni anno ci vengono assegnate delle zone, per le quali il Comune di Milano ci fornisce l’autorizzazione per l’installazione di gazebi per procedere con le nostre attività. Ad esempio, una delle ultime che abbiamo fatto riguarda l’ambliopia infantile, dove in collaborazione con l’ospedale Buzzi e i suoi medici oculisti eseguiamo le visite a tutti i bambini che si presentano e vengono indirizzati eventualmente alle cure oculistiche che si rendono necessarie.

CVS: Come vi influenzano queste attività nel quotidiano?
LCB: Essere a contatto con persone meno fortunate ti sensibilizza molto. Abbiamo avuto spesso a che fare con persone senza fissa dimora, ed è in quei momenti che capiamo quanto siamo realmente fortunati anche solo ad avere cibo e un tetto sopra la testa.

CVS: Potete raccontarci un episodio che vi ha gratificato particolarmente?
LCB: Ce ne sono tante, ma se dovessimo sceglierne solo una sceglieremmo “Una mela per chi ha fame”. Questo service ha contribuito con l’apporto di denaro (poi devoluto a 4 associazioni presenti sul territorio) e in natura del nostro contributo semplicemente con la richiesta di una offerta libera in cambio di una mela, appunto. Le mele non ritirate dalla popolazione che si è fermata ai nostri gazebo, infatti molte persone che si avvicinano ai nostri gazebo offrono l’offerta liberamente senza pretendere la mela in cambio, sono state donate all’associazione Il Pane Quotidiano. Così facendo il nostro aiuto è stato doppio, sia in denaro che in natura.

CVS: Per concludere: ci saranno attività in cui prevedete la nostra partecipazione come Croce Verde Sempione?
LCB: Assolutamente sì! Stiamo pensando di organizzare due incontri, indicativamente a giugno e a ottobre, per far conoscere entrambe le realtà. Siamo ancora in una fase di ideazione, quindi non possiamo dirvi ancora molto, quello che possiamo assicurarvi è che sarà un evento da non perdere.

Vi aspettiamo ai nostri eventi!